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Per una sigaretta. Il babbo fruga nelle tasche, tasta sopra il camino, apre il comodino, mette sottosopra i cassetti. «Cosa cerchi, Lorenzo?». Sfoglia tre quattro cicche, stende quel poco di tabacco affumicato in una cartina, la rulla. Le da un lecco [per chiuderla]. Accende quella specie di sigaretta storta. Da il primo tiro. E contento. Lorenzo aveva finito le sigarette... |
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Poesia inclusa nella
raccolta Caramëli ad mênta, pubblicata dalla
Stilgraf (Cesena, 2011) per l’Associazione «Istituto Friedrich Schürr». |
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Per gentile
concessione di www.dialettiromagnoli.it |
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