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Foglie. La mamma spazza le foglie che sono cadute stanotte. Ma il vento gliele scompiglia. Raccatta, raccatta, si danna: lei le spazza in qua e il vento gliele tira in la. Finche si calma un po', e lei, finalmente, arriva a farne un mucchio. Ma all'improvviso quel dispettoso incomincia a soffiare forte di nuovo e le foglie volano per aria; frullano, girano e vanno a cadere in tutti gli angoli dov' erano prima. La mamma appoggia la scopa al muro. Le pare di aver fatto un gran lavoro. |
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Poesia inclusa nella
raccolta Caramëli ad mênta, pubblicata dalla
Stilgraf (Cesena, 2011) per l’Associazione «Istituto Friedrich Schürr». |
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Per gentile
concessione di www.dialettiromagnoli.it |
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