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La badante. La vecchia che badavo nella casa di cura è morta! Stamattina. Verso le cinque un'agitazione, una smania, si strappava tutti i cannelli, non aveva nessuna pace: io lo so che fanno cosi, prima... Allora ho chiamato il dot tore: è comparso sulla porta con le braccia incrociate (mica più avanti:è rimasto sulla porta) e tutto scocciato mi ha detto: «Lei signora faccia il suo lavoro!». Be', ma certo che faccio il mio lavoro, ma cosa ci dovevo fare?! Si vedeva bene che stava male, e lui poteva anche darle un'occhiata! Dopo è arrivata un'infermiera, le ha cacciato una puntura, la vecchia è entrata in coma e non si è sentita più. E alle undici è morta. Per quei due soldi... Se per stanotte non mi chiamano, dormo nel mio letto. |
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Poesia inclusa nella
raccolta Caramëli ad mênta, pubblicata dalla
Stilgraf (Cesena, 2011) per l’Associazione «Istituto Friedrich Schürr». |
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Per gentile
concessione di www.dialettiromagnoli.it |
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