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Al bal a
palchét du Sinquantìn |
audio off-line | Il
ballo a palchetto del 1951 |
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Nel
1951 (qualcuno era ancora in fasce) alla festa del paese c'era in piazza il ballo a palchetto tutto addobbato alla domenica per poter ballare. Tutto in un colpo viene un temporalone che fa un gran fracasso mentre tira il tuono e viene su un vento dell'accidemboli che fa tremare il palchetto come se gli fossero venuti i suffumimici. Un temporale mai visto che in due ore maledette butta il ballo con le palle in aria e ... gli barba le ghette e tutti gli assi volavano un pò sulla piazza e un pò sulla strada e tutti scappavano e chi era in giro cercava di andare a casa. La gente finito il temporale diceva 'altro che il maestro Angelini... aspetta che arrivi!' |
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e
qualcuno rideva e c'era anche chi piangeva mentre in campagna qualche carro era andato giù da una riva. Ma in quattro e quattr'otto quattro giovanotti volenterosi hanno incominciato a raccogliere i pali che il vento schifoso aveva buttato giù. Poi degli altri ragazzi gli hanno dato una mano per mettere aposto tutto l'ambaradan. E così non subito quella sera ,ma il giorno dopo la vita del ballo si è rifatta e si è formato un andirivieni di gente che andava e veniva contenta come uno storno di poter ballare e poter divertirsi fino al primo chiarore. E Angelini dirigeva e l'orchestra suonava tutti si divertivano e la gente ballava ballava il tango e la mazurca mandando il temporale e gli invidiosi fin sulla forca. |
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