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Giorgio Salina  (Giors)
VEGGI DAL ME PAIS
Vecchi del mio paese 
 ambientata a Civiasco, paesello a pochi chilometri
da Varallo dove ha trascorso la sua infanzia, nei pressi
 del Cimitero ove è sepolto anche suo padre




Seduti sulla panchina di San Rocco,
con gli occhi verso il sole dell’ultima ora,
siete rimasti in pochi che, da ragazzetto,
mi avete visto crescere…e, adesso come allora,
     mi dite “ciao”, chiamandomi ancora per nome,
     e mi fate dimenticare di essere diventato uomo.

E man mano che le vostre facce amiche
Lasciano con rimpianto queste contrade,
giù là, nella casa di tutti, queste tombe grigie,
vi ritrovo uno dietro l’altro allineati.
     Di quei sorrisi, stampati in fotografia,
     non ce n’è quasi più che io non conosco!

L’Adolfo, il Giovannino…sempre contento,
e la tomba ancora fresca del Camillo,
l’Adriano con la cicca in mezzo ai denti,
che nessun cercafunghi l’ha ancora sostituito.
     Poi quegli occhi che ti parlano anche se tace…
….”Ciao papà! Guardaci addosso (nel senso di “proteggici”) Riposa in pace!”

Quando vuota la panchina troverò
Perché l’ultimo dei vecchi è partito,
quel giorno mi sentirò solo e capirò
che, forse, quel posto vuoto aspetta me…
     E per sentirmi un pochino consolato
….spero che i giovani vogliano (venire a) trovarmi là.